I principali disturbi legati all’alimentazione durante la terapia oncologica

L’alimentazione è uno dei fattori principali che concorrono alla salute e all’equilibrio psico-fisico dell’uomo. Partendo dal presupposto che il nostro stile alimentare è parte integrante della vita di tutti i giorni e sta alla base del nostro equilibrio vitale, tenere conto del legame tra cibo e salute è ancora più importante se si sta affrontando un’esperienza di malattia oncologica.

photo-1463740839922-2d3b7e426a56
Una corretta e bilanciata alimentazione è importante sia per la prevenzione dall’insorgere di forme tumorali, sia per la gestione delle problematiche strettamente legate alle terapie oncologiche.
Utilizziamo il cibo come cura preventiva ma anche come alleato per limitare e combattere i disturbi legati alla patologia.

L’ALIMENTAZIONE PER PREVENIRE I TUMORI
Quando parliamo di prevenzione del cancro, intendiamo l’eliminazione o la riduzione di tutti quei fattori che aumentano il rischio di ammalarsi di cancro.
Il Fondo Mondiale per la Ricerca sul Cancro (WCRF) ha effettuato una revisione di tutti gli studi scientifici sul rapporto fra alimentazione e tumori e ha redatto un serie di raccomandazioni per la prevenzione del cancro.

I fattori che è risultato essere associati ad un maggiore rischio di cancro sono:

  • sovrappeso
  • assunzione di bevande alcoliche
  • elevato consumo di carni rosse
  • abitudine al fumo

Un corretto stile alimentare può aiutare a prevenire l’insorgenza di malattie tumorali.

PROBLEMATICHE ALIMENTARI DURANTE I TRATTAMENTI PER LA CURA DEL TUMORE
Durante i trattamenti chemioterapici e radioterapici per le malattie oncologiche possono insorgere alcuni effetti collaterali che vanno ad alterare l’abituale alimentazione e che in alcuni casi vanno a sovrapporsi ai sintomi legati alla malattia stessa.
Tuttavia nessuno può predire se questi effetti si verificheranno e in quale misura poiché l’organismo di ogni persona reagisce in modo soggettivo. Potrà verificarsi ad esempio che cibi che abbiamo sempre gradito diventino improvvisamente intollerabili e viceversa, altri che non gradivamo diventino i nostri cibi preferiti.

alimentazione-durante-la-chemioterapia
Durante il periodo della terapia, è molto importante avere un’alimentazione adeguata per tollerare meglio gli effetti collaterali delle terapie oncologiche, massimizzare i benefici dei trattamenti e sostenere i livelli di energia psico-fisica.
In linea generale nessun alimento se consumato in quantità eccessive è controindicato, tuttavia è possibile adottare specifici accorgimenti che aiutino a migliorare eventuali problematiche alimentari.
Gli effetti collaterali maggiori sono dovuti solitamente al trattamento chemioterapico ma anche quello radiologico può portare disturbi.
Vediamo i principali possibili effetti collaterali legati alla radioterapia:

disturbi alimentari per radioterapia oncologica

La terapia chemioterapica, invece, potrebbe portare altri disturbi, vediamo i principali e più comuni:

  • ALTERAZIONI DEL GUSTO
    COS’È: Il termine scientifico è DISGEUSIA e identifica la percezione diversa dei sapori di cibi e bevande. Comunemente, il gusto percepito è metallico per tutti i cibi.
    A COSA È DOVUTO: All’alterazione delle papille gustative e alla riduzione di alcuni oligoelementi necessari per la percezione del gusto (come lo zinco).
  • SECCHEZZA DELLA BOCCA
    COS’È: La condizione della bocca quando viene prodotta meno saliva rispetto alla quantità che serve per garantire la giusta lubrificazione della bocca.
    A COSA È DOVUTO: Alla terapie che alterano le funzionalità delle ghiandole salivari.
  • STOMATITE E DOLORE ALLA BOCCA
    COS’È: un’infiammazione a livello della bocca che provoca fastidio e dolore. Il livello di infiammazione è variabile: dall’infiammazione delle gengive a piccole ulcere nella bocca.
    A COSA È DOVUTO: Le terapie (radio, chemio o terapia biologica) possono danneggiare le cellule del rivestimento della bocca.
  • MAL DI GOLA E DIFFICOLTÁ A DEGLUTTIRE
    COS’È: Un’infiammazione del rivestimento delle aree di bocca e gola. La difficoltà a degluttire è conseguenza di una grande infiammazione della gola.
    A COSA È DOVUTO: potrebbe essere dovuto direttamente alla malattia (in caso di tumore alla bocca/gola) oppure sempre delle terapie.
  • NAUSEA E VOMITO
    COS’È: Una sensazione sgradevole di malessere localizzata alla bocca dello stomaco e alla gola. Porta spesso sudorazione profusa, salivazione molto intensa, senso di giramento di testa e vertigini. Può essere sintomo premonitore del vomito.
    A COSA È DOVUTO: Questo disturbo conosce diverse cause, oltre alla terapia in sé anche la reattività soggettiva, in questo caso, è fondamentale.
  • PERDITA DELL’APPETITO E PRECOCE SENSO DI SAZIETÁ
    COS’È: Diminuisce la voglia di mangiare o addirittura non ci si sente in grado di farlo. Oppure quando si raggiunge troppo presto la sensazione di pienezza.
    A COSA È DOVUTO: Cause di questo disturbo sono la terapia, il tumore in sé ma anche fattori psicologici come l’ansia, stress e depressione.
  • STITICHEZZA
    COS’È: La ridotta capacità di evacuare. L’intestino rallenta la sua motilità e le feci diventano asciutte e dure, rendendo il loro transito intestinale più difficile e doloroso.
    A COSA È DOVUTO: La dieta potrebbe essere una causa, se infatti si assumono poche fibre si corre maggiormente il rischio di soffrire di stitichezza. Bere poca acqua potrebbe essere un’altra causa.
  • DIARREA
    COS’È: Movimenti intestinali frequenti, le feci sono morbide, sciolte o acquose.
    A COSA È DOVUTO: Principalmente dovuta al danneggiamento delle cellule che rivestono l’intestino a causa delle terapie. Può essere anche causata del tumore in sé o dai trattamenti.
  • METEORISMO
    COS’È: Un eccesso di gas intestinali che provoca tensione e gonfiore addominale.
    A COSA È DOVUTO: Principalmente la causa è una modificazione del normale habitat intestinale, con la possibile proliferazione di batteri che favoriscono la creazione di gas.
  • VARIAZIONE DI PESO
    COS’È: Diminuzione o incremento significativo e costante del proprio peso corporeo.
    A COSA È DOVUTO: Spesso causata dal cancro stesso o dalle terapie. Le cause possono anche essere psicologiche: stress, fatica, depressione, etc.
    Iniziamo a curarci a tavola.Scegliamo con consapevolezza gli alimenti che mangiamo per contrastare al meglio i sintomi legati all trattamento oncologico.

 

Chemioterapia e alopecia

Spesso – ma è bene ricordare che non è sempre così – il trattamento chemioterapico o radioterapico porta l’alopecia totale o parziale.

A photo by Autumn Mott. unsplash.com/photos/SPd9CSoWCkY

La perdita dei capelli e dei peli è una diretta conseguenza dei farmaci citotossici che hanno sì il compito di distruggere le cellule tumorali ma vanno ad intaccare inevitabilmente anche quelle sane.
La terapia infatti ha come bersaglio le cellule ad alta frequenza di proliferazione, come quelle tumorali e i bulbi follicolari.

Quanti capelli si perdono? Quando iniziano a cadere? Quando ricompariranno? Sono questioni molto soggettive che variano da persona a persona e dipendono anche e soprattutto dalla combinazione di farmaci utilizzati per la terapia.

schermata-2016-10-07-alle-10-33-16

 

 

 

 

 

 

 

 

Ma abbiamo una certezza: l’alopecia da farmaci è reversibile.

Le conseguenze sono spesso di carattere psicosociale e interferiscono più o meno pesantemente nella vita del soggetto sottoposto a trattamento.
Ci sono leggere ma importanti sfumature differenti tra gli uomini e le donne, spesso infatti sono le donne a risentire maggiormente di questa condizione. A livello psicologico intervengono fattori più femminili, quali il riconoscersi nell’immagine riflessa allo specchio, riuscire ad esprimere la propria femminilità, accettare la nuova condizione fisica.

Condividere le esperienze con chi ha già passato queste fasi può essere un modo utile per riuscire ad affrontare l’alopecia e altri disturbi con maggiore consapevolezza.

Questa è l’esperienza di Giulia, 38 anni, carcinoma al seno.
“Quando l’oncologa mi ha detto che avrei perso i capelli sono scoppiata in lacrime. Ho sempre portato i capelli lunghi e non riuscivo, né tantomeno volevo, immaginarmi calva. Allora mi sono preparata, mi sono fatta coraggio, ho preso appuntamento, ho chiamato la mia migliore amica e insieme siamo andate dal parrucchiere. Li ho tagliati.
Dalla terza settimana di terapia ho iniziato a perderne tanti. Ricordo la mattina che ho trovato il cuscino ricoperto di capelli… un dramma. Ma ero pronta, me lo avevano detto e mi avevano aiutata ad affrontare questa paura. Allora quella mattina sono entrata in bagno e armata di macchinetta mi sono rasata. Io ho reagito così: me li taglio da sola prima che me li faccia perdere tutti tu. Ho portato un cappello per circa 4 mesi poi è arrivato il caldo della primavera e con lui anche qualche pelo sulla mia testa, da quel momento ho ricominciato. Ho tolto il cappello e la mia testa era giorno dopo giorno sempre più scura, fino a che non si è ricoperta di capelli… più folti di prima e anche un po’ ricciolini!”

La conoscenza è un ottimo rimedio alla paura. Conoscere le possibilità che si hanno è un vantaggio non indifferente, per questo il reparto di Oncologia della Fondazione Poliambulanza organizza incontri per insegnare ai pazienti oncologici come affrontare l’alopecia.

Per maggiori info, potete contattare il servizio di psiconcologia del reparto di Oncologia della Fondazione Poliambulanza.