Chemioterapia e alopecia

A photo by Autumn Mott. unsplash.com/photos/SPd9CSoWCkY

Spesso – ma è bene ricordare che non è sempre così – il trattamento chemioterapico o radioterapico porta l’alopecia totale o parziale.

A photo by Autumn Mott. unsplash.com/photos/SPd9CSoWCkY

La perdita dei capelli e dei peli è una diretta conseguenza dei farmaci citotossici che hanno sì il compito di distruggere le cellule tumorali ma vanno ad intaccare inevitabilmente anche quelle sane.
La terapia infatti ha come bersaglio le cellule ad alta frequenza di proliferazione, come quelle tumorali e i bulbi follicolari.

Quanti capelli si perdono? Quando iniziano a cadere? Quando ricompariranno? Sono questioni molto soggettive che variano da persona a persona e dipendono anche e soprattutto dalla combinazione di farmaci utilizzati per la terapia.

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Ma abbiamo una certezza: l’alopecia da farmaci è reversibile.

Le conseguenze sono spesso di carattere psicosociale e interferiscono più o meno pesantemente nella vita del soggetto sottoposto a trattamento.
Ci sono leggere ma importanti sfumature differenti tra gli uomini e le donne, spesso infatti sono le donne a risentire maggiormente di questa condizione. A livello psicologico intervengono fattori più femminili, quali il riconoscersi nell’immagine riflessa allo specchio, riuscire ad esprimere la propria femminilità, accettare la nuova condizione fisica.

Condividere le esperienze con chi ha già passato queste fasi può essere un modo utile per riuscire ad affrontare l’alopecia e altri disturbi con maggiore consapevolezza.

Questa è l’esperienza di Giulia, 38 anni, carcinoma al seno.
“Quando l’oncologa mi ha detto che avrei perso i capelli sono scoppiata in lacrime. Ho sempre portato i capelli lunghi e non riuscivo, né tantomeno volevo, immaginarmi calva. Allora mi sono preparata, mi sono fatta coraggio, ho preso appuntamento, ho chiamato la mia migliore amica e insieme siamo andate dal parrucchiere. Li ho tagliati.
Dalla terza settimana di terapia ho iniziato a perderne tanti. Ricordo la mattina che ho trovato il cuscino ricoperto di capelli… un dramma. Ma ero pronta, me lo avevano detto e mi avevano aiutata ad affrontare questa paura. Allora quella mattina sono entrata in bagno e armata di macchinetta mi sono rasata. Io ho reagito così: me li taglio da sola prima che me li faccia perdere tutti tu. Ho portato un cappello per circa 4 mesi poi è arrivato il caldo della primavera e con lui anche qualche pelo sulla mia testa, da quel momento ho ricominciato. Ho tolto il cappello e la mia testa era giorno dopo giorno sempre più scura, fino a che non si è ricoperta di capelli… più folti di prima e anche un po’ ricciolini!”

La conoscenza è un ottimo rimedio alla paura. Conoscere le possibilità che si hanno è un vantaggio non indifferente, per questo il reparto di Oncologia della Fondazione Poliambulanza organizza incontri per insegnare ai pazienti oncologici come affrontare l’alopecia.

Per maggiori info, potete contattare il servizio di psiconcologia del reparto di Oncologia della Fondazione Poliambulanza.

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